Nel presente rapporto sono riassunti i risultati di uno studio - commissionato all’Istituto Nazionale di Economia Agraria dalla Direzione Agricoltura della Regione Piemonte - inteso ad analizzare l’export agroalimentare del Piemonte, contestualizzando la posizione della regione rispetto al dato complessivo del commercio dell’Italia. Per i principali prodotti e/o gruppi di prodotti l’analisi si estende a considerare la posizione relativa della regione subalpina rispetto ai concorrenti stranieri sui mercati di riferimento e si propone di valutare le dinamiche temporali dei partner commerciali del Piemonte al fine di arrivare a distinguere tra mercati in fase di espansione e mercati maturi. Tali dinamiche possono riguardare sia il mercato di riferimento (per osservare, dunque, se il mercato è in crescita o meno) sia il ruolo della regione, ovvero se la quota della regione rispetto al mercato in esame è in crescita o meno. L’obiettivo è quello di elaborare una fotografia del mercato estero agroalimentare del Piemonte come strumento per la comprensione sia dello stato attuale che delle dinamiche in atto, auspicandosi che tale rappresentazione possa essere di utile supporto all’Amministrazione regionale (segnatamente, al Settore “Tutela della qualità, valorizzazione e rintracciabilità dei prodotti agricoli e zootecnici” della Direzione Agricoltura) al fine di una consapevole programmazione degli interventi finalizzati a promuovere le produzioni agroalimentari piemontesi sui mercati internazionali. Ad un capitolo introduttivo di carattere prettamente metodologico segue un capitolo nel quale viene evidenziato il ruolo rivestito a livello nazionale dal Piemonte in termini di export agroalimentare e dove si fa cenno a taluni aspetti congiunturali relativi al biennio 2008-2009. Sempre nel capitolo 2 vengono richiamati i principali Paesi europei ed extraeuropei, clienti dell’agroalimentare piemontese e l’andamento generale delle esportazioni agroalimentari regionali nel periodo 1998-2008; l’attenzione è focalizzata sui settori (e sulla relativa quota di esportazioni) di maggiore interesse per il Piemonte. A questo proposito, uno specifico indice di performance settoriale consente di individuare quali sono i comparti di maggior rilievo non solo in termini di entità dei flussi di esportazione, ma anche in relazione alla loro dinamicità. Il capitolo 3 contiene gli approfondimenti attinenti alle singole produzioni agricole, anche trasformate, le quali oltre ad assumere un grande rilievo sotto il profilo delle esportazioni, rappresentano le commodities e le specialties che maggiormente caratterizzano il settore primario piemontese; precisamente: cereali, vino, frutta fresca, ortaggi, carni e prodotti lattiero-caseari. Innanzitutto, per ciascun comparto vengono brevemente richiamati i principali caratteri strutturali inerenti la fase agricola e di trasformazione, il valore delle relative produzioni e l’andamento dei prezzi all’origine. Secondo quanto emerge dall’interrogazione della banca dati COMTRADE, con riferimento agli anni 2004 e 2008, per le più importanti produzioni agroalimentari vengono successivamente evidenziati i mercati di riferimento per l’Italia - e, dunque, per il Piemonte - e i maggiori competitors sui medesimi mercati, nonché, infine, i principali clienti dell’Italia. Le informazioni pertinenti alcune rilevanti categorie di prodotti (segnatamente: prodotti dolciari a base di cacao, liquori, olii e grassi, estratti di carne) non strettamente legati alle produzioni agricole piemontesi e, tuttavia, di grande rilievo per l’export agroalimentare regionale sono riportati nel capitolo 4. Anche in questo caso, oltre a fornire alcune brevi informazioni di contesto, viene illustrata la situazione dei principali competitors sui mercati internazionali quali scaturiscono dalle elaborazione dei dati COMTRADE. In un capitolo finale sono sinteticamente riferiti i più importanti risultati emersi dallo studio mentre una Appendice metodologica integra le informazioni fornite nel capitolo 2 illustrando, in particolare, gli indicatori riportati anche nelle tabelle contenute nella successiva Appendice statistica. Quest’ultima raccoglie una serie di tabelle elaborate da SMEA su dati ISTAT nella classificazione SH6; tali tabelle hanno lo scopo di integrare le notizie riferite nel presente rapporto riferendo, in particolare, informazioni di dettaglio circa l’import e l’export agroalimentare delle 8 province piemontesi (valore degli scambi per singolo Paese e per gruppo di prodotti secondo la classificazione ATECO7).

Gli scambi agroalimentari del Piemonte con l'estero : posizionamento competitivo e dinamiche temporali

Palma A;
2011-01-01

Abstract

Nel presente rapporto sono riassunti i risultati di uno studio - commissionato all’Istituto Nazionale di Economia Agraria dalla Direzione Agricoltura della Regione Piemonte - inteso ad analizzare l’export agroalimentare del Piemonte, contestualizzando la posizione della regione rispetto al dato complessivo del commercio dell’Italia. Per i principali prodotti e/o gruppi di prodotti l’analisi si estende a considerare la posizione relativa della regione subalpina rispetto ai concorrenti stranieri sui mercati di riferimento e si propone di valutare le dinamiche temporali dei partner commerciali del Piemonte al fine di arrivare a distinguere tra mercati in fase di espansione e mercati maturi. Tali dinamiche possono riguardare sia il mercato di riferimento (per osservare, dunque, se il mercato è in crescita o meno) sia il ruolo della regione, ovvero se la quota della regione rispetto al mercato in esame è in crescita o meno. L’obiettivo è quello di elaborare una fotografia del mercato estero agroalimentare del Piemonte come strumento per la comprensione sia dello stato attuale che delle dinamiche in atto, auspicandosi che tale rappresentazione possa essere di utile supporto all’Amministrazione regionale (segnatamente, al Settore “Tutela della qualità, valorizzazione e rintracciabilità dei prodotti agricoli e zootecnici” della Direzione Agricoltura) al fine di una consapevole programmazione degli interventi finalizzati a promuovere le produzioni agroalimentari piemontesi sui mercati internazionali. Ad un capitolo introduttivo di carattere prettamente metodologico segue un capitolo nel quale viene evidenziato il ruolo rivestito a livello nazionale dal Piemonte in termini di export agroalimentare e dove si fa cenno a taluni aspetti congiunturali relativi al biennio 2008-2009. Sempre nel capitolo 2 vengono richiamati i principali Paesi europei ed extraeuropei, clienti dell’agroalimentare piemontese e l’andamento generale delle esportazioni agroalimentari regionali nel periodo 1998-2008; l’attenzione è focalizzata sui settori (e sulla relativa quota di esportazioni) di maggiore interesse per il Piemonte. A questo proposito, uno specifico indice di performance settoriale consente di individuare quali sono i comparti di maggior rilievo non solo in termini di entità dei flussi di esportazione, ma anche in relazione alla loro dinamicità. Il capitolo 3 contiene gli approfondimenti attinenti alle singole produzioni agricole, anche trasformate, le quali oltre ad assumere un grande rilievo sotto il profilo delle esportazioni, rappresentano le commodities e le specialties che maggiormente caratterizzano il settore primario piemontese; precisamente: cereali, vino, frutta fresca, ortaggi, carni e prodotti lattiero-caseari. Innanzitutto, per ciascun comparto vengono brevemente richiamati i principali caratteri strutturali inerenti la fase agricola e di trasformazione, il valore delle relative produzioni e l’andamento dei prezzi all’origine. Secondo quanto emerge dall’interrogazione della banca dati COMTRADE, con riferimento agli anni 2004 e 2008, per le più importanti produzioni agroalimentari vengono successivamente evidenziati i mercati di riferimento per l’Italia - e, dunque, per il Piemonte - e i maggiori competitors sui medesimi mercati, nonché, infine, i principali clienti dell’Italia. Le informazioni pertinenti alcune rilevanti categorie di prodotti (segnatamente: prodotti dolciari a base di cacao, liquori, olii e grassi, estratti di carne) non strettamente legati alle produzioni agricole piemontesi e, tuttavia, di grande rilievo per l’export agroalimentare regionale sono riportati nel capitolo 4. Anche in questo caso, oltre a fornire alcune brevi informazioni di contesto, viene illustrata la situazione dei principali competitors sui mercati internazionali quali scaturiscono dalle elaborazione dei dati COMTRADE. In un capitolo finale sono sinteticamente riferiti i più importanti risultati emersi dallo studio mentre una Appendice metodologica integra le informazioni fornite nel capitolo 2 illustrando, in particolare, gli indicatori riportati anche nelle tabelle contenute nella successiva Appendice statistica. Quest’ultima raccoglie una serie di tabelle elaborate da SMEA su dati ISTAT nella classificazione SH6; tali tabelle hanno lo scopo di integrare le notizie riferite nel presente rapporto riferendo, in particolare, informazioni di dettaglio circa l’import e l’export agroalimentare delle 8 province piemontesi (valore degli scambi per singolo Paese e per gruppo di prodotti secondo la classificazione ATECO7).
2011
agroalimentare
commercio
Piemonte
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12571/7599
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