Il Nono Rapporto di Urban@it prende le mosse in un anno determinante per il paese, il 2022, anno in cui l’Italia inizia a implementare il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Appro- vato nel luglio 2021 nel quadro di regole definite dal Piano Next Generation EU, esso è stato ideato e messo in moto dall’Unione europea per sostenere la ripresa post-pandemia ne- gli Stati membri. Ad agosto 2021 il nostro paese riceve il pre- finanziamento delle risorse richieste e inizia un percorso che coinvolge, oltre al governo, istituzioni locali e forze sociali ed economiche, volto, non solo, a recuperare le condizioni pre- pandemiche, ma anche a portare il paese fuori da una condi- zione di stallo istituzionale, e di crisi economica e della finanza pubblica da tempo in atto e a favorire la ripresa attraverso lo stimolo della domanda interna e del reddito negli anni succes- sivi. L’obiettivo di questo Rapporto, definito fin dalle prime ipo- tesi sviluppate e discusse nell’ambito del Comitato scientifico di Urban@it dai promotori e curatori, è quello di seguire il piano da uno specifico punto di vista, e cioè quello delle città: che ruolo hanno le città nella ripresa che il paese sta progettando? In che misura il piano le mette al centro dell’attenzione? Quale opportunità le città avranno per ripartire? Domande che si in- quadrano nella riflessione promossa e sostenuta da Urban@it fin dalla sua attivazione, ma rese più complesse da un doppio ordine di motivi. Da una parte, perché il Rapporto osserva una delle più ingenti (e straordinarie) politiche pubbliche del paese dopo la Seconda guerra mondiale mentre è ancora in corso. Dall’altra perché, sin dalle fasi iniziali di ideazione e attua- zione del piano, sono emerse una serie di forti critiche, relative in particolare alla sua governance.
Nono rapporto sulle città. Le città e i territori del PNRR. Attori, processi, politiche
F. Compagnucci;V. Fedeli;C. Pacchi
2024-01-01
Abstract
Il Nono Rapporto di Urban@it prende le mosse in un anno determinante per il paese, il 2022, anno in cui l’Italia inizia a implementare il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Appro- vato nel luglio 2021 nel quadro di regole definite dal Piano Next Generation EU, esso è stato ideato e messo in moto dall’Unione europea per sostenere la ripresa post-pandemia ne- gli Stati membri. Ad agosto 2021 il nostro paese riceve il pre- finanziamento delle risorse richieste e inizia un percorso che coinvolge, oltre al governo, istituzioni locali e forze sociali ed economiche, volto, non solo, a recuperare le condizioni pre- pandemiche, ma anche a portare il paese fuori da una condi- zione di stallo istituzionale, e di crisi economica e della finanza pubblica da tempo in atto e a favorire la ripresa attraverso lo stimolo della domanda interna e del reddito negli anni succes- sivi. L’obiettivo di questo Rapporto, definito fin dalle prime ipo- tesi sviluppate e discusse nell’ambito del Comitato scientifico di Urban@it dai promotori e curatori, è quello di seguire il piano da uno specifico punto di vista, e cioè quello delle città: che ruolo hanno le città nella ripresa che il paese sta progettando? In che misura il piano le mette al centro dell’attenzione? Quale opportunità le città avranno per ripartire? Domande che si in- quadrano nella riflessione promossa e sostenuta da Urban@it fin dalla sua attivazione, ma rese più complesse da un doppio ordine di motivi. Da una parte, perché il Rapporto osserva una delle più ingenti (e straordinarie) politiche pubbliche del paese dopo la Seconda guerra mondiale mentre è ancora in corso. Dall’altra perché, sin dalle fasi iniziali di ideazione e attua- zione del piano, sono emerse una serie di forti critiche, relative in particolare alla sua governance.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


