La crisi dello schema tradizionale di cooperazione allo sviluppo (centralista e governativo), avviatosi a partire dalla fine degli anni ‘80, ha determinato l’affermazione del ruolo attivo degli Enti regionali e locali, in linea con il progressivo decentramento delle competenze, risorse e rappresentatività nell’ambito del processo di riforme delle Autonomie Locali. In questo scenario in movimento, sotto la spinta delle trasformazioni politiche e istituzionali che accentuano la centralità del territorio, si assiste anche in Puglia all’attivazione di nuovi percorsi con riferimento alle politiche di cooperazione allo sviluppo. In generale, si impongono la scala locale e le interazioni tra gli attori quali fattori determinanti per l’adozione di politiche contestualizzate e basate sulle specificità territoriali. In letteratura, al fine di «ricostruire le relazioni di interazione tra soggetti locali, il rapporto di quest’ultimi con le risorse territoriali, le relazioni con i livelli sovralocali e gli obiettivi ed esiti delle azioni promosse»2, viene suggerita l’analisi di alcune componenti rilevanti per la lettura dei processi di cooperazione, ovvero: - le tipologie di progetti attivati (settori più dinamici, estensione dell’ambito di ricaduta dei progetti, tipologia di strumenti normativi ricorrenti); - i soggetti coinvolti (natura dei soggetti, tipologie di partnership, ricorrenza delle relazioni nel tempo, modalità di organizzazione dei rapporti); - le risorse territoriali (caratteri e tipologia, settore di riferimento, modalità di utilizzo delle risorse mobilitate dai progetti); - le immagini del territorio attuale e delle visioni al futuro che emergono, esplicitamente o implicitamente, dall’analisi dei progetti3. Basandosi su questo approccio metodologico, nel presente contributo, sono stati analizzati gli elementi caratterizzanti le politiche e i riflessi territoriali della cooperazione in Puglia. Tale riflessione si è avvalsa, in via prioritaria, dei risultati emersi dall’«Indagine conoscitiva sulla cooperazione internazionale in Puglia» realizzata, nel 2009, dall’Osservatorio Regionale sulla Cooperazione Internazionale (ORCI)4, ampliati, in un secondo momento, con informazioni indirette o già esistenti sull’argomento e con diversi approfondimenti tematici. L’analisi ha permesso pertanto di differenziare, da un punto di vista sia temporale che territoriale, il ruolo del contesto pugliese nelle scelte di cooperazione, guardando agli scenari futuri come un sistema di opportunità non indifferente per la realtà regionale.

La cooperazione allo sviluppo: il caso della Puglia

Urso G.;
2013-01-01

Abstract

La crisi dello schema tradizionale di cooperazione allo sviluppo (centralista e governativo), avviatosi a partire dalla fine degli anni ‘80, ha determinato l’affermazione del ruolo attivo degli Enti regionali e locali, in linea con il progressivo decentramento delle competenze, risorse e rappresentatività nell’ambito del processo di riforme delle Autonomie Locali. In questo scenario in movimento, sotto la spinta delle trasformazioni politiche e istituzionali che accentuano la centralità del territorio, si assiste anche in Puglia all’attivazione di nuovi percorsi con riferimento alle politiche di cooperazione allo sviluppo. In generale, si impongono la scala locale e le interazioni tra gli attori quali fattori determinanti per l’adozione di politiche contestualizzate e basate sulle specificità territoriali. In letteratura, al fine di «ricostruire le relazioni di interazione tra soggetti locali, il rapporto di quest’ultimi con le risorse territoriali, le relazioni con i livelli sovralocali e gli obiettivi ed esiti delle azioni promosse»2, viene suggerita l’analisi di alcune componenti rilevanti per la lettura dei processi di cooperazione, ovvero: - le tipologie di progetti attivati (settori più dinamici, estensione dell’ambito di ricaduta dei progetti, tipologia di strumenti normativi ricorrenti); - i soggetti coinvolti (natura dei soggetti, tipologie di partnership, ricorrenza delle relazioni nel tempo, modalità di organizzazione dei rapporti); - le risorse territoriali (caratteri e tipologia, settore di riferimento, modalità di utilizzo delle risorse mobilitate dai progetti); - le immagini del territorio attuale e delle visioni al futuro che emergono, esplicitamente o implicitamente, dall’analisi dei progetti3. Basandosi su questo approccio metodologico, nel presente contributo, sono stati analizzati gli elementi caratterizzanti le politiche e i riflessi territoriali della cooperazione in Puglia. Tale riflessione si è avvalsa, in via prioritaria, dei risultati emersi dall’«Indagine conoscitiva sulla cooperazione internazionale in Puglia» realizzata, nel 2009, dall’Osservatorio Regionale sulla Cooperazione Internazionale (ORCI)4, ampliati, in un secondo momento, con informazioni indirette o già esistenti sull’argomento e con diversi approfondimenti tematici. L’analisi ha permesso pertanto di differenziare, da un punto di vista sia temporale che territoriale, il ruolo del contesto pugliese nelle scelte di cooperazione, guardando agli scenari futuri come un sistema di opportunità non indifferente per la realtà regionale.
2013
978-88-8305-098-5
Cooperazione allo sviluppo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12571/28725
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